Verso la fine di settembre, sui prati aridi vicentini, si può avere la fortuna di trovare un'orchidea delicata, alta da 6 a 30 cm, caratterizzata da una particolare infiorescenza che sale a spirale. Il nome del suo genere e della sua specie derivano proprio dalla forma della sua infiorescenza, significando appunto "fiore a spirale", dal greco ”speira”, spira, e ”anthos”, fiore.
Questa orchidea è dotata di un particolare fusto sotterraneo, il rizoma, che si rigenera ogni anno creando nuove radici e nuovi fusti e, al contrario di altre orchidee, non vive a spese di altri vegetali, anche se vive comunque in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche. In altre parole, i suoi semi possono svilupparsi solo dopo essere stati infettati dalle spore dei funghi del genere Rhizoctonia.
Il numero dei suoi fiori dipende dal singolo esemplare e può contarne fino a una ventina sullo stesso fusto, disponendosi nella particolare forma a spirale.
Sabato 17 settembre alcuni membri dell'Associazione Naturalisti Vicentini hanno fatto un sopralluogo sui Colli Berici per fotografare questa piccola meraviglia: vediamo qui le foto di Eliseo Battistin, Mauro Mihich, Jessica Peruzzo, Alessandro Sella, Marco Vicariotto.
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