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La Sassifraga dei Colli Berici (Saxifraga berica)

La Sassifraga dei Colli Berici (Saxifraga berica) è l’unica specie vegetale endemica di questa zona. Si tratta di una pianta erbacea perenne, alta dai 10 ai 25 cm, con fusti ascendenti, foglie basali tipicamente palmate e pelosità abbondante. I piccoli fiori, che sbocciano generalmente da marzo a maggio, sono bianchi e asimmetrici, con un petalo più lungo che la distingue da altre specie simili, come la Saxifraga petraea.


Questa pianta trova il suo habitat preferito in cavità naturali sotto pareti a strapiombo, in ambienti calcarei tra i 50 e i 400 m di quota. Il nome del suo genere, Saxifraga, deriva infatti dalla forza delle radici, che riescono a scalfire e insinuarsi nelle rocce su cui cresce. La sua distribuzione geografica è circoscritta ai Colli Berici, a sud di Vicenza, e rappresenta un relitto glaciale sopravvissuto nel tempo.


La Saxifraga berica è minacciata dall'aumento delle attività ricreative nella zona, in particolare l'arrampicata sportiva. Con meno di 1000 esemplari rimasti, è inclusa nella Lista Rossa delle piante vascolari della Regione Veneto come "quasi minacciata" ed è rigorosamente protetta.


Questa specie venne osservata per la prima volta dal botanico Alessandro Spranzi nella seconda metà dell’Ottocento al Covolo di Costozza. In seguito, il botanico Augusto Béguinot nel 1904 riconobbe la sassifraga come una particolare forma esclusiva dei Berici, chiamandola Saxifraga petraea var. berica. Solo nel 1963 il botanico irlandese David Allardyce Webb elevò questa forma al rango di specie, chiamandola Saxifraga berica (Bég.) D.A. Webb.


È possibile ammirare abbastanza agevolmente questa piantina sulle pareti rocciose tra Lumignano e Villaga: cercala e fotografala, ma non raccoglierla mai!


Testo di Luca Tosetto e Jessica Peruzzo, foto di Jessica Peruzzo e Marco Vicariotto




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