I Falconiformi nel mondo comprendono dalle 60 alle 70 specie, a seconda delle classificazioni. Nel Vicentino sono presenti come nidificanti tre specie: il Gheppio (Falco tinnunculus), il Lodolaio (Falco subbuteo) e il Falco pellegrino (Falco peregrinus). Dei tre, solo il Lodolaio nidifica in aree naturali, mentre gli altri due si riproducono anche in zone urbanizzate, su edifici o tralicci.
Il Lodolaio (Falco subbuteo) è un rapace di dimensioni simili al gheppio, con coda più corta, ma con ali più slanciate e appuntite che possono ricordare quelle del rondone. Più agile e veloce del gheppio, effettua anche voli rapidi che ricordano quelli del falco pellegrino, ma meno potenti. La colorazione è uguale in entrambi i sessi, con parti superiori grigio scuro e mascherina della testa scura con mustacchio marcato. Inferiormente appare chiaro, con evidenti striature verticali grigio-nere sul ventre e fitte barrature sul sotto-ala. Caratteristici sono i "calzoni" e il sottocoda, tipicamente rossicci.
Per nidificare non costruisce un proprio nido, ma utilizza i nidi abbandonati di altri uccelli come cornacchie, poiane, ghiandaie, gazze e, nell'Est Europa, corvi comuni. Si nutre in particolare di piccoli uccelli e insetti; questi ultimi vengono catturati e mangiati in volo. È un animale essenzialmente migrante, trascorrendo l'inverno in Africa, con rari casi di svernamento in Italia.
Testo di Mauro Fioretto, foto di M. Fioretto, Jessica Peruzzo
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